Eric Abidal, pensava che la cosa più brutta che potesse capitare a un calciatore fosse una sconfitta nella finale mondiale, ne era convinto, questo ragazzone di 31 anni, nato a Lione, fino alla metà del Marzo scorso, quando i medici del Barcellona, stendando a guardarlo negli occhi e con un filo di voce, gli dicono: "Eric, hai un tumore al fegato".
Il bivio è brutale: cedere alla disperazione o iniziare a correre.
Il suo mondo sceglie Twitter per fargli coraggio e un potente coro telematico si leva ad incoraggiarlo: tutti gli amici sono con lui (Kakà, Ronaldo, Piquè, Puyol, Fabregas, Ibra, Totti, Rooney, moltissimi altri e gente comune).
Eric trae forza dall'affetto di amici e avversari e sceglie di correre come ha sempre fatto, non più dietro al pallone ma all'inseguimento di un avversario tremendo.
Il Barcellona gli è vicino, sul sito della società annuncia che si occuperà di tutto quanto è necessario, dalle spese per l'intervento alle piccole cose.
Il 17 Marzo Abidal entra in clinica, i giornalisti soddisfano rigorosamente la richiesta dell'esterno francese e sulla lotta contro il cancro cala un rispettoso sipario.
La luce, via via diverrà un faro sempre più potente; il 24 Marzo Eric torna a casa e si sottopone a un intenso programma di recupero; il male è sconfitto.
Il 4 Aprile BarcaTv, il canale ufficiale della società, diffonde il video di Abidal in visita ai compagni durante l'allenamento, accenna due passi di hip hop e si fa fotografare con le dita in segno di vittoria.
Martedì sera, 46 giorni dopo l'operazione, Abidal torna in campo per pochi minuti contro il Real Madrid, al posto di Puyol e in mezzo a un'ovazione assordante.
"Il giorno più importante della mia vita", dichiarerà.
Bentornato Abidal, tu hai già vinto la tua partita con la vita.
Articolo tratto da: La Nazione - 5 Maggio 2011
Il bivio è brutale: cedere alla disperazione o iniziare a correre.
Il suo mondo sceglie Twitter per fargli coraggio e un potente coro telematico si leva ad incoraggiarlo: tutti gli amici sono con lui (Kakà, Ronaldo, Piquè, Puyol, Fabregas, Ibra, Totti, Rooney, moltissimi altri e gente comune).
Eric trae forza dall'affetto di amici e avversari e sceglie di correre come ha sempre fatto, non più dietro al pallone ma all'inseguimento di un avversario tremendo.
Il Barcellona gli è vicino, sul sito della società annuncia che si occuperà di tutto quanto è necessario, dalle spese per l'intervento alle piccole cose.
Il 17 Marzo Abidal entra in clinica, i giornalisti soddisfano rigorosamente la richiesta dell'esterno francese e sulla lotta contro il cancro cala un rispettoso sipario.
La luce, via via diverrà un faro sempre più potente; il 24 Marzo Eric torna a casa e si sottopone a un intenso programma di recupero; il male è sconfitto.
Il 4 Aprile BarcaTv, il canale ufficiale della società, diffonde il video di Abidal in visita ai compagni durante l'allenamento, accenna due passi di hip hop e si fa fotografare con le dita in segno di vittoria.
Martedì sera, 46 giorni dopo l'operazione, Abidal torna in campo per pochi minuti contro il Real Madrid, al posto di Puyol e in mezzo a un'ovazione assordante.
"Il giorno più importante della mia vita", dichiarerà.
Bentornato Abidal, tu hai già vinto la tua partita con la vita.
Articolo tratto da: La Nazione - 5 Maggio 2011
Commenti
Bei contenuti il tuo blog. Forse dovresti migliorare un pò l'aspetto.
Ciao
Grazie per i complimenti e ti prometto che farò il possibile per migliorare l'estetica del blog...
un abbraccio e continua a seguirmi
Sul mio blog www.appassioniamo.com trovi dei video tutorial gratuiti.
Ciao