Nella mente un potenziale da scoprire...


E' sempre importante imparare a misurarsi con i propri limiti.

Che siano l'età o la corporatura.

Nelle dirette tv dei giochi olimpici abbiamo visto atleti superumani, ora con le paralimpiadi vediamo in pista atleti disabili dalle capacità straordinarie.

Questo deve essere uno stimolo, per tutti noi, a non crearci alibi, un invito a usare il nostro corpo fino in fondo.

Se lo fanno loro, nelle loro condizioni a quel livello...

In Italia esistono centri di eccellenza, a Montecatone e Budrio, in grado, con le protesi, di superare i limiti dell'handicap.

Quello che più colpisce dagli atleti paralimpici, oltre alla cura del fisico, sono le qualità intellettuali come la perseveranza, la capacità di concentrazione, doti che un individuo può sviluppare innescando quel potenziale che ci permette di raggiungere qualsiasi cosa, quasi niente ci è precluso.

In questi giorni si intrecciano tante storie di atleti che si distinguono per la consapevolezza del loro benessere psicologico ancor prima che fisico.

Come la cantante Annalisa Minetti, non vedente in pista alle paralimpiadi, affiancata al trainer durante gli allenamenti.

Anche noi possiamo seguire l'esempio, e imparare a vivere meglio con noi stessi.


Articolo di Franco Bertoli, delegato Nazionale Coni per i Sani Stili di Vita, su La Nazione, 03/09/12

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