La particolare attitudine dei mancini all'attività sportiva è stata studiata, già qualche anno fa, all'Istituto nazionale di sport ed educazione fisica di Parigi, dal dottor Guy Azemar.
"Premessa fondamentale è proprio la divisione del cervello in due emisferi, che si spartiscono le principali funzioni cognitive e motorie.
Il controllo di queste funzioni è incrociato e quindi, in coloro che usano la destra, è l'emisfero sinistro che sovrintende a linguaggio e gesti, mentre l'emisfero destro governa la gestione dello spazio".
Nel cervello dei mancini, invece, le funzioni non sono rovesciate, ma distribuite in maniera diversa: così accade che la gestione dello spazio e il controllo della gestualità siano governati entrambi dall'emisfero destro.
Risultato?
"Per un tennista o un giocatore di ping pong le due attività di vedere la palla in arrivo, e poi di colpirla sono gestite dal medesimo emisfero cerebrale, il destro, cioè quello che è in contatto con la mano sinistra".
Tratto da un articolo di Nanni Ruschene - tratto da Benefit, dicembre 2003
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