L'allenamento mentale, al giorno d'oggi, non è un optional: è un ingrediente fondamentale per vincere. Spesso, un'atleta è preparatissima a livello fisico e tecnico, ma viene bloccata da vere e proprie barriere mentali.
Questi sono i 4 motivi principali per cui una sportiva preparata non riesce a vincere (e che sono validi, ovviamente, anche per i maschietti):
1. Bassa Fiducia in Se Stessi
La fiducia è la chiave del successo. È la risorsa numero uno che separa le grandi atlete vincenti dalla massa. Senza una buona dose di fiducia nelle tue abilità, non raggiungerai mai il tuo vero potenziale. La bassa fiducia ti porta all'ossessione di voler tenere tutto sotto controllo, bloccando il corpo. Le atlete che ne soffrono spesso brillano in allenamento, ma falliscono in gara, perché la pressione emotiva le spinge ad analizzare eccessivamente ogni prestazione.
2. Aspettative Troppo Alte
Devi ragionare con me: se non hai mai vinto nulla e arrivi sempre a metà classifica, come puoi porti l'obiettivo di andare alle Olimpiadi? Le aspettative esagerate diventano poco credibili per la tua mente inconscia e minano la tua fiducia. Ti fanno sentire frustrata quando non le soddisfi e, addirittura, possono sabotarti quando stai gareggiando meglio del previsto, perché superi il "termostato" che la tua mente ha tarato. Quello che ti serve è una forte fiducia nelle tue capacità di esecuzione, priva di inutili giudizi sul risultato finale.
3. Paura del Fallimento
Questa paura è quasi sempre caratterizzata da aspettative troppo alte e, purtroppo, dalla ricerca di approvazione sociale. Troppe atlete gareggiano per gli altri (allenatore, genitori, fidanzato) e non per sé stesse. Preoccuparsi di deludere le aspettative altrui genera una pressione altissima che porta, paradossalmente, all'auto-sabotaggio e al fallimento in gara. È una vera e propria auto-profezia che si avvera: la paura di fallire per non deludere gli altri, ti porta proprio a fallire, finendo per deluderli!
4. Mania di Perfezionismo
Le perfezioniste hanno motivazione e serietà, ma la ricerca spasmodica della perfezione fine a sé stessa non è di questo mondo e crea le stesse insidie: mancanza di fiducia e aspettative irrealistiche. Questo ti induce ad analizzare eccessivamente tecnica e tattica. Al primo errore in gara, l'atleta perfezionista si blocca, perde il focus e si fa sopraffare dagli stati d'animo negativi. La gara non deve essere la ricerca della perfezione, ma l'espressione del tuo potenziale.
In sintesi: questi meccanismi mentali impediscono al tuo corpo, perfettamente preparato, di esprimersi. Ecco perché l'Allenamento Mentale è l'elemento aggiunto: ti fornisce gli strumenti necessari per superare queste barriere, gestire l'ansia, definire obiettivi credibili e trasformare la tua preparazione in una prestazione vincente.
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